Azienda Agricola Biologica Stefano Recchia

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Il modo più famoso di cucinare le uova è sicuramente la frittata. In ogni momento, nei panini con ogni tipo di verdura all’interno.

La ricetta migliore è quella che fa mia moglie, una vera chef.

Lei affetta due cipolle, noi siamo in 4 in famiglia, le fa appassire soffriggendole dolcemente in un po’ di burro di Malga. Prende 6-8 uova a temperatura ambiente e le sbatte nella terrina con la forchetta, un po’ di pepe o altri aromi che si trovano sempre in cucina.  

Mi manda sempre a prendere il prezzemolo nel nostro orto, nella bella stagione. Lavato, mondato e tritato, si mescola tutto, cipolla appassita compresa, sempre nella terrina e voilà, si versa tutto in una padella con un poco di burro già sciolto. Attenzione, che non bruci, deve essere appena appena liquido. Ai miei figli piace più alta mentre a me piace più sottile. È da cuocere a fuoco medio mescolando con delicatezza finché non si forma una crosticina.

Non so come fa, ma mia moglie è bravissima a girare la frittata: mette un piatto sulla pentola, la capovolge alla velocità della luce e in 3 secondi è di nuovo infilata nella padella. Servita tiepida, un bel contorno di verdure o dentro la focaccia, come fa mio figlio, è davvero una cena da re…se per caso se avanza un po’, il panino io lo mangio la mattina all’alba dopo aver accudito il mio pollaio.

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