
Uno dei piatti che preparava sempre mia madre quando noi fratelli compivamo gli anni, erano le crepe con la sua confettura fatta in casa dei nostri piccoli frutti: more, mirtilli, lamponi e fragole. Poi prendeva le uova delle galline e faceva alcune crepes. Una ricetta semplice che rendeva felice tutti noi.
Allora non avevamo bisogno della certificazione bio, le nostre galline ruspanti di casa erano già bio. Ecco una delle ricette per fare delle buone crepe rubate dagli appunti di mamma:
5 mie uova bio, 2 bicchieri di latte, 2 cucchiai da cucina di Trentingrana grattato, 30 gr. di burro (ottimo quello del Caseificio turnario di Pejo), 2 cucchiai di farina grandi.
Mescolare tutti gli ingredienti con una frusta per evitare grumi, fare riposare almeno un’ora in un ambiente mediamente caldo (almeno 20° C). Prendere una padella del diametro di 22 cm circa, oggi abbiamo le antiaderenti. Scaldare ben benino e quando la padella è bella calda versare il piccolo mescolo, attendere che l’impasto si rapprenda (non deve essere più alto di 3 mm) e poi con una spatola girare e cuocere. Il tutto dura circa un paio di minuti per crepe. Poi man mano che si prende il ritmo tutto si velocizza, con la padella calda.
Quando sono cotte è possibile farcirle sia con le confetture, lo zucchero a velo guarnendole con frutta fresca e, per i più golosi, con la Nutella! Siccome a casa quando si facevano le crepe mamma ne faceva sempre un po’ di più, venivano servite a pranzo con ripieni di verdure, di carne e, soprattutto con i formaggi del caseificio del paese qui in Trentino.